“Torino vedute d’insieme” ci ha visto partecipi all’interno di un progetto ampio mirato a raccontare il rapporto delle persone con i patrimoni e i luoghi che li custodiscono. Noi abbiamo voluto contribuire ai lavori in mostra creando un gruppo misto di persone afasiche e non che si è incontrato per tre settimane per lavorare sui propri assemblaggi, grazie all’aiuto di alcuni tirocinanti.

Il primo incontro aveva avuto l’obiettivo di gettare le basi condivise del progetto: nei successivi incontri siamo entrati nel vivo del lavoro. A ogni partecipante era stato chiesto di portare con sè degli oggetti che riassumessero la relazione con la città: potevano essere oggetti tridimensionali, foto, disegni…la scelta era libera. Come è possibile vedere nella galleria fotografica, i nostri amici si sono davvero sbizzarriti, con una selezione che spazia da oggetti rari come una tazzina cinese…fino alle foglie raccolte in un parco!

L’Associazione Passages guidava il percorso, realizzato all’interno del progetto COMMONS. Patrimoni in comune, storie condivise, realizzato grazie al Contributo del Bando Open – Compagnia di San Paolo. Per facilitare la scelta e realizzare l’assemblaggio, sono stati presentati ai nostri partecipanti moltissimi tipi di materiali diversi: tele, colori acrilici, pastelli, pennelli, cartoncini, colla a caldo…davvero non c’era limite alla realizzazione.

I tirocinanti del progetto, che hanno affiancato in modo individuale ogni partecipante, sono stati fondamentali nel selezionare gli oggetti da utilizzare e nell’aiutare i nostri autori a “delimitare” il racconto, trovando il modo migliore per traferirlo sulla tela. Le storie dei nostri amici sono così diventate in alcuni casi installazioni, in altri quadri, in altri collages…ma non possiamo anticiparvi nulla!

Gli incontri dedicati alla realizzazione del lavoro sono stati due e si sono svolti al CIRP – Centro Intervento Ricerca e Psicologia – della Fondazione Carlo Molo, i materiali e il supporto pratico al progetto è stato fornito dall’Associazione Passages grazie al sostegno di Motore di Ricerca, del Comune di Torino.